E se fosse Diabete?

Il diabete di tipo 2, cioè con presenza di produzione di insulina, è una malattia molto diffusa nel nostro Paese. Secondo l’ultima rilevazione ISTAT, che analizza il periodo 2019-2020, in Italia si stima una prevalenza della patologia pari al 5,9%, che corrisponde a oltre 3,5 milioni di persone, con un trend in lento aumento. La prevalenza aumenta al crescere dell’età fino a raggiungere il 21% tra le persone ultra 75enni, con un’incidenza maggiore nel genere maschile.
Il diabete di tipo 2 è una patologia metabolica dovuta a livelli di glucosio nel sangue eccessivamente alti (iperglicemia) causati da alterazioni dell’ormone dell’insulina. Si sviluppa quando l’organismo non è in grado di svolgere in modo corretto il processo di digestione, assimilazione e trasformazione in energia degli zuccheri presenti nel cibo. Molte persone ne soffrono anche senza sapere di esserne affette dato che la malattia può restare scarsamente sintomatica per anni. Per questo è importante prestare particolare attenzione a quelle che possono esserne le manifestazioni cliniche.

Come ci si accorge del diabete?

Alcuni sintomi sono chiari campanelli d’allarme da non sottovalutare: aumento del bisogno di urinare, del senso delle sete, dell’appetito, stanchezza, sensibilità alle infezioni, secchezza cutanea, perdita di peso, guarigione lenta delle ferite. Accorgersi in tempo del disturbo è determinante per instaurare un corretto piano di controllo e prevenire le complicanze della malattia che possono colpire cuore, rene, occhi e nervo come nel caso di ictus, insufficienza renale, retinopatia o neuropatie.

Con quali esami mi rendo conto che ho il diabete?

Accorgersi della presenza di diabete è possibile con controlli periodici della glicemia con specifiche analisi del sangue: glicemia a digiuno ed Emoglobina glicata (come autoanalisi, in farmacia) e OGTT (test da carico orale di glucosio, da valutare a giudizio del medico).

Prevenzione e stile di vita

Il 14 novembre si celebra ogni anno la Giornata Mondiale del Diabete, data scelta per ricordare la nascita del professor Banting che isolò l’insulina nel 1921, un’occasione per sensibilizzare e informare sulla malattia, sulla sua prevenzione e gestione. Ad oggi è possibile tenere sotto controllo la glicemia con valori più vicini alla norma e prevenire l’insorgenza del diabete in due modi: l’adozione di un regime alimentare consapevole e di uno stile di vita attivo. Un’alimentazione sana e moderata, dalle quantità e calorie ridotte, ricca di fibre, vegetali freschi, cereali integrali, olio extravergine di oliva, limitando invece gli alimenti che determinano un repentino aumento della glicemia dopo i pasti è un rimedio efficace nel rimandare o rendere improbabile l’appuntamento con il diabete. Particolare attenzione va posta ai comfort food (snack, merendine, bibite, etc..alcoolici) di origine industriale, molto spesso ricche di zuccheri e di altri ingredienti che possono contribuire ad aumentare l’infiammazione di basso grado, una condizione dell’organismo in cui le patologie a carattere cronico, il diabete in primis, vengono favorite. Altrettanto fondamentale il ruolo del movimento: svolgere attività fisica in modo costante per mantenere il peso nella norma, favorendo la ridistribuzione del grasso corporeo, sviluppando attività muscolari aerobiche che “consumano” zuccheri senza l’ausilio dell’insulina, migliorando il dispendio calorico e il metabolismo di base.